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Stefano Patuanelli è il nuovo ministro delle Politiche Agricole. Ingegnere, grillino, dovrà affrontare le sfide sulla zootecnia
Promette un impegno nel “l’esclusivo interesse della nazione” il neo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. Ingegnere edile di Trieste, classe ’74, l’esponente del Movimento 5 Stelle si accomiata dal Ministero dello Sviluppo economico per succedere alla sindacalista di Italia Viva, Teresa Bellanova.
19-02-2021 Tag: Stefano Patuanelli – Ministero delle Politiche Agricole – sistema di qualità nazionale – piano nazionale di ripresa e resilienza Tweet
Chi è il nuovo ministro delle Politiche agricole
Stefano Pantuanelli rappresenta l’ala moderata del M5S. Tra gli artefici dell’alleanza con il Partito Democratico ha incassato la fiducia del nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi, trovando un posto nell’esecutivo. Attivista degli “Amici di Beppe Grillo” fin dal 2005, è stato consigliere comunale nella sua città. Eletto in Senato nel 2018, fedele all’ex capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, viene chiamato alla guida del Mise nel secondo governo Conte.
Gli auguri del mondo agricolo e degli allevatori
“Ora inizio un nuovo percorso che onorerò con altrettanto impegno” ha scritto su Facebook il neo ministro, il quale ha subito incassato la “piena la fiducia” delle organizzazioni del mondo agricolo. “Affinchè possa mettere in campo le azioni giuste per risollevare il settore” commentano Coldiretti e Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Le organizzazioni si dicono disponibili ad un confronto a 360 gradi per rilanciare un settore segnato da un anno di pandemia. “A partire dal Recovery Plan e avviando il confronto necessario alla riscrittura del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) passo essenziale in vista della nuova Politica agricola comune, che andrà trasmesso a Bruxelles entro la fine di aprile”. Tante le priorità su cui lavorare, secondo il dossier indicato dalle realtà agricole, dal portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza in etichetta, al taglio indispensabile della burocrazia e ancora dalla digitalizzazione di tutto il sistema produttivo, alla promozione di iniziative per imboccare la strada della modernizzazione. Gli auguri di buon lavoro sono arrivati anche dal presidente dell'Associazione italiana Allevatori, Roberto Nocentini. L’associazione ha dichiarato di aver “già apprezzato” il neo ministro “nella sua esperienza al dicastero dello Sviluppo economico, nel quale ha avuto modo di lavorare a favore anche del Made in Italy agroalimentare".
La prima sfida sulla zootecnia
Ma per il ministro Patuanelli, la prima grana potrebbe arrivare proprio dalla zootecnia. Accredia, Ministero della Salute e Ministero delle Politiche Agricole hanno presentato con un evento online il Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale che ha l'obiettivo di certificare, con un apposito logo volontario, i prodotti che derivano da allevamenti attenti al benessere animale. Il piano ha incontrato la prevedibile resistenza delle associazioni ambientaliste, tra cui Legambiente. Le organizzazioni chiedono maggiore trasparenza nel processo di scrittura degli standard. Ora toccherà al ministro trovare una linea che sia in grado di salvaguardare tutti gli interessi in gioco.
Foto: © Ministero dello Sviluppo economico
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